“Nel suo periodo fertile la donna “parcheggia” gli acidi nel sangue, nella linfa e nella placenta, e il livello di acidità sale fino giorno per giorno fino alle mestruazioni.

Una volta espulsi gli acidi, spariscono anche i sintomi della sindrome premestruale.
E’ stato osservato che sia la durata delle mestruazioni sia i disturbi si riducono notevolmente se il regime di vita del mese precedente ha permesso una riduzione degli acidi.
A conferma del fatto che la sindrome premestruale sia dovuta ad un eccesso di acidi, citiamo il fatto che le donne sane di popoli primitivi perdono soltanto poche gocce di sangue e tuttavia sono estremamente fertili.
Per combattere efficacemente la sindrome premestruale quindi si consiglia di eliminare il più possibile le scorie acide presenti nel nostro organismo, e di alcalinizzare.”
È stato dimostrato che l’acqua alcalina ionizzata aiuta a ristabilire l’equilibrio acido-basico dell’organismo.
Quindi aiuta ad eliminare le scorie acide in eccesso.
Per questo motivo può essere di grande aiuto nei casi di sindrome premestruale.
L'unica acqua alcalina ionizzata che è stata oggetto di studi medico-scientifici pubblicati da riviste del settore accreditate è l'acqua alcalina prodotta con uno ionizzatore d'acqua tramite meccanismo di elettrolisi, con elettrodi in titanio e platino.

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