I benefici dell’acqua alcalina ionizzata sulle malattie cardiovascolari.

Infarto e Malattie Cardiovascolari: l'acqua alcalina ionizzata può dare beneficio.
Infarto e Malattie Cardiovascolari: l’acqua alcalina ionizzata può dare beneficio.

L’espressione patologia cardiovascolare abbraccia una serie di condizioni che colpiscono il cuore, due delle quali (colesterolo alto e ipertensione) sono state discusse in precedenza.

Sebbene la definizione venga spesso usata in maniera intercambiabile con il termine cardiopatia, il quale si riferisce a difetti cardiaci e aritmie, le patologie cardiovascolari indicano nella fattispecie condizioni che riguardano i vasi sanguigni, per esempio arterie ostruite o bloccate.

Tali condizioni accrescono in maniera significativa il rischio di gravi problemi di salute come infarto, ictus, aneurisma e scompenso cardiaco.

Il consumo d’acqua può influenzare notevolmente la fluidità del sangue, costituito da questo liquido per l’ottanta per cento. Per esempio, se non adeguatamente idratati i globuli rossi possono diventare viscosi e disporsi secondo uno schema detto formazione di rouleaux. Significa semplicemente che le cellule ematiche aderiscono l’una all’altra formando file o impilandosi, il che impedisce al sangue di scorrere liberamente attraverso le coronarie.

Differenza tra il sangue in condizioni normali e quello con la formazione di Rouleaux
Differenza tra il sangue in condizioni normali e quello con la formazione di Rouleaux

La formazione di rouleaux è una condizione grave che accresce il rischio d’infarto, ma è reversibile aumentando il consumo d’acqua alcalina ionizzata: la sua struttura molecolare e la carica elettrica le consentono di penetrare rapidamente nelle cellule, idratandole, e di ripristinare le normali condizioni del sangue soggetto a sindrome di rouleaux.

Esiste un caso medico affascinante che dimostra le qualità terapeutiche dell’acqua alcalina ionizzata per le patologie cardiovascolari.

Secondo il dottor Kuwata Keijiroo, medico giapponese, un paziente trentacinquenne affetto da cardiopatia vascolare in cinque anni era stato sottoposto a vari trattamenti, per cui entrava ed usciva dell’ospedale. Aveva anche dovuto subire un invasivo intervento chirurgico, ma la malattia seguitava a ripresentarsi sempre più grave.

Proprio quando il paziente cominciava a temere che non sarebbe vissuto di più, un suo familiare ha sentito parlare dell’acqua alcalina ionizzata e ha acquistato uno ionizzatore. Il paziente ha iniziato a bere regolarmente acqua alcalina ionizzata e la malattia ha risposto molto bene. Il paziente ha iniziato a riprendersi fino a guarire completamente.

Si tratta di un caso convincente, che dimostra la capacità dell’acqua alcalina ionizzata di contribuire al trattamento di una delle patologie degenerative croniche più pericolose, anche quando le terapie mediche convenzionali non hanno successo.

Tratto da I benefici dell’acqua alcalina del Dott. Ben Johnson

Calvizie e rischio di infarto: stessa causa

Scienziati americani hanno scoperto, nel quadro di un’indagine su estesi campioni, che sussiste una stretta relazione tra calvizie e rischio d’infarto.

Il potenziale di neutralizzazione dei rifiuti acidi che gli uomini calvi possono mobilitare in tempi stretti è quanto mai esiguo (vedi calvizie), quindi quando si verifica una situazione di emergenza in questo senso per l’organismo, il rischio di un infarto è particolarmente alto.

Ciò è dovuto alla situazione di emergenza con cui l’organismo deve neutralizzare dei rifiuti acidi: non avendo modo di prendere più sostanze alcaline dal cuoio capelluto, la cui riserva è stata già esaurita, deve trovare d’urgenza un altro deposito di sostanze alcaline di pronto utilizzo.

L’interno dei vasi sanguigni è l’ideale in questo senso, il quale viene progressivamente depauperato, finché si verifica una vera e propria situazione di “rottura”. Questo è l’infarto.”

Tratto da La Salute attraverso l’eliminazione delle scorie di Jentschura e Lohkamper

Relazione tra cardiopatie e valori dell’acqua potabile

In Gran Bretagna il British Regional Heat Study analizzò 253 città tra il 1969 e il 1973 e scoprì che nelle aree in cui l’acqua presentava una minor grado di durezza vi erano il 15% in più di morti per cardiopatie.

Fu suggerito come grado ideale di durezza circa 170mg/L pari a 17 gradi francesi.

(Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. British Regional Heart Study: Cardiovascular Risk Factors in Middle-aged Men in 24 Towns. British Medical J. 1981; 283(JuIy): 179-186.)

Negli Stati Uniti furono studiati 4.200 adulti, di età compresa tra 25 e 74 anni, in 35 differenti aree geografiche. Anche qui nelle zone con un maggiore grado di durezza dell’acqua si riscontrò una minore mortalità per malattie cardiovascolari.

(Greathouse DG. Osborne RH. Prelirninary Report on Nationwide Study of Drinking Water and Cardiovascular Diseases. J. Environmental Pathology and Toxicology 1980; 3: 65-76.)

Nelle città inglesi di Scunthrope e Grimsby, aventi lo stesso tasso di mortalità per patologie cardiache, fu fatto il seguente esperimento.

L’acquedotto di Scunthrope abbassò il livello di durezza dell’acqua:

– nel giro di qualche anno aumentò drasticamente il numero dei decessi.

A Grimsby la durezza dell’acqua rimase costante, e così anche la percentuale di decessi per patologie cardiache.

(Shaper AG. Pocock SJ, Walker M, Cohen NM, Wade CJ, Thomson AG. Cit.)

Lo stesso fenomeno si osservò in Italia, a Crevalcore e Montegiorgio e in Abruzzo.

(Lee G. Reports Say 53 Million-P1us Drink Contaminated Water e Leoni V, Fabiani L, Ticchiarelli L. Water Hardness and Cardiovascular Mortality Rate in Abruzzo, ltaly. Archives of Environmental Health 1985; 40: 274-278.)

L’Accademia Nazionale delle Scienze americana, dopo numerose ricerche analoghe, concluse
che il mantenimento di gradi di durezza e TDS ottimali nell’acqua può ridurre il tasso di mortalità per malattie cardiovascolari di almeno il 15,8%.

E’ stato dimostrato che l’acqua alcalina ionizzata aiuta a ristabilire l’equilibrio acido-basico dell’organismo.
Quindi aiuta ad eliminare le scorie acide in eccesso.
Per questo motivo può essere di grande aiuto nei casi di malattie cardiovascolari.


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